LESEPROBE Nel gioco del mondo 1 dopo che abbiamo abbandonato l’illusione d’amore i fiori l’erba la rugiada e i primi raggi dell’alba siamo improvvisamente svegli – svegliati senza avere avuto tempo di godere la seduzione del passaggio dentro un secolo invecchiato portando sulla schiena il nostro passato e senza aspettare un’altra fortuna siamo scesi direttamente nel tumulto e ci sentivamo come granelli di sabbia vento e tramont 2. tanti anni sono rimasto prigioniero nel mio sguardo senza aver coraggio di mettere il piede sul´ asfalto parco e ardente e tutto quello che facevo erano solo mezze misure o meglio detto solo quarte avendo sempre il sentimento che devo ancora aspettare che qualcuno deve venire a permettermi tutto e incredibile tanto tempo non è venuto nessuno assolutamente nessuno 3 naturalmente niente è stato semplice neanche la semplice richiesta di non essere altrimenti che siamo non è stata diversa ma chi può capire tali banalità in un mondo dove l’uomo pensa di fare tutto ad immagine e somiglianza sua se seguirò anch’io questa paranoia sarò proprio io vinto 4 abbastanza lungo i miei sogni non hanno più trovato nessun senso e sono improvvisamente spariti portando con loro una parte del mio silenzio giorno per giorno davanti a noi sono trascorsi sconosciuti lo sconosciuto e ogni giorno cresceva la ricerca per risposte a domande dimenticate 5 sera dopo che riuscirei di mettere a posto le cose la fame la sete sono stato felice di regalare qualche goccia di bontà al più assetato dei mondani dopo molto spesso invece di dormire mi sono accontentato con il miele delle domande ( fin’che riceverò la risposta ammasserò ancora tante domande ) 6 i giorni sembrano talvolta essere troppo grossi e talvolta io troppo piccolo per loro quasi assente ( molto spesso ) non ho fato altrimenti che essere il mondo senza di domandarmi se facevo bene o no Copyright © 2001 by Eugen D.Popin
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